Ho letto con interesse il post di Andrea Cavalloni su VideoSorveglianza: tra Privacy e Sicurezza… e volevo aggiungere i My 2 Cents…
Lavoro da qualche tempo all’applicazione delgi algoritmi basati su reti neuronali per una svariata serie di applicazioni.
E’ da notare che una di queste, terribilmente funzionale e funzionante, è quella per l’individuazione automatica dei volti all’interno di filmati ed immagini. Ne esiste anche una implementazione in GPL scritta in C# da franck.fleurey e scaricabile presso il suo sito web, che peraltro se è agli esordi come recognition è decisamente avanzata come reti neuronali in generale.
Ora, cosa ci fanno tutte queste telecamere per Milano?
Ci sono le CENTINAIA usate per le infrazioni automobilistiche (non sono fotocamere, sono telecamere digitali), quelle all’ingresso delle banche e ai POS, quelle all’esterno degli edifici pubblici e militari, addirittura vi sono telecamere alla salita e discesa da metropolitane ed autobus (provate a dare un occhio esattamente sopra le porte e noterete l’obiettivo).
E se, per caso, (non ditemi che sono paranoico, lo so già) le immagini non fossero conservate, ma passassero solamente per qualche secondo in un sistema atto ad individuare e catalogare determinati volti (oltre che ovviamente a localizzarli, visto che la posizione della webcam è nota) per mandare tranquilli e serafici warning silenziosi?
Niente bisogno di controllo umano, niente bisogno di muovere un dito. Solo un piccolo dato che non è nemmeno obbligatorio catalogar, visto che dopo essere filtrate le immagini possono anche NON VENIRE archiviate…
Meditate, gente, meditate…