Esce oggi il [bel post][1] di [Matteo Pogliani][1] che tratta la querelle tra PornHub ed il Consorzio di Tutela del parmigiano Reggiano.
Visto oltre al bel post anche la presenza di una serie di contributi interessantissimi di tanti amici, vi consiglio caldamente la lettura dei commenti corali. Sintetizzo qui, invece, la mia posizione:
Benché la seconda moda italiana sia improvvisarsi Social Media Strategists (la prima è senz’altro quella di improvvisarsi Allenatori) e benché ancora moltissimi tendano ad accettare pare ad occhi chiusi il vecchio innuendo del “Basta che se ne parli!”, nella realtà le cose non stanno proprio così, soprattutto per Brand internazionali come il Parmigiano Reggiano.
Vi sono una serie di importanti considerazioni da fare, squisitamente dal punto di vista Reputazionale, nell’accostamento dei due marchi: prima di tutto vi è un tema di autorizzazione all’utilizzo del marchio. Nessun Brand così importante può permettersi un utilizzo deliberato e senza preventiva autorizzazione: sia chiaro, non perché questo accostamento in particolare risulti lesivo (nella mia opinione in questo caso il contrario!), quanto poiché il non intervento in tutela rappresenta un pessimo precedente che pare dare il via libera a chiunque per utilizzare il Brand per qualunque spot, e la prossima volta potrebbe non andare così bene. Monitorare, gestire e tutelare in ogni forma il proprio Brand è la prima delle regole per ottenere un Brand forte.
In seconda analisi c’è anche da comprendere come il percorso del Parmigiano Reggiano sia complesso: in tutto il mondo (e soprattutto negli States) esistono numerosissime imitazioni che il Consorzio combatte strenuamente. La peggiore cosa che possa accadere è una “diluizione” del proprio marchio, la trasformazione non già in una rappresentazione completa (marchio, nome, dicitura corretta) controllata e gestita, ma in una versione parziale e distorta utilizzata liberamente e spesso a grande detrimento del Brand. Bene quindi ha fatto nella mia opinione ad intervenire prontamente il Consorzio, non tanto a segnare una avversità all’immagine proposta (creativa e obiettivamente accattivante), quanto a muoversi con forza nella tutela di un asset importantissimo come quello del Parmigiano Reggiano. E non escludo che subito dopo alla mossa di tutela non siano partite le telefonate per comprendere come sfruttare al meglio questa opportunità, magari stavolta con le giuste autorizzazioni ed i giusti accordi!
In altre parole: avrebbero potuto fare di meglio andando a sfruttare il fenomeno mediatico in modo più “smart”? Probabilmente sì. Hanno fato male ad intervenire? Sicuramente no.
E, mi raccomando, [leggete il post][1].
Estote parati.
[1]: http://www.matteopogliani.it/visibilita-vs-reputazione-il-caso-parmigiano-pornhub/#axzz3jiaGQ7v2