[![Censura in Italia](http://fast.mgpf.it/banner_censura.png)](http://www.lastknight.com/category/liberta-digitale/)
**Detesto avere ragione** ma l’avevo predetto meno di una settimana fa nell’articolo “[Censura 1.0: ma quanti IP stanno filtrando?](http://www.lastknight.com/2006/02/12/censura-quanti-ip-stanno-filtrando/)” e la paura per la censura diventa, dopo l’oscuramento dei siti web di streaming di calcio Sky **una ancora più inquietante attualità**.
Talmente grande che la notizia risuona finalmente [sui giornali](http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/02_Febbraio/13/giochivietati.shtml).
Vincerà la **fazione censorea** dello Stato Italiano che, complice il “[decreto di inibizione dei siti web di gioco d’azzardo](http://www.aams.it/site.php?page=20060213112534421&op=download)” e dopo l’approvazione di un articolo della Legge finanziaria ora sta procedendo all’oscuramento dei siti?
Il braccio di ferro tra Stato italiano e multinazionali online è arrivato al punto cruciale grazie proprio **al nuovo impianto normativo** che così tanto spaventa i navigatori del Web. I Monopoli inviteranno i «fornitori di connettività», Telecom, Wind, Tiscali, Fastweb, a **usare gli strumenti necessari per oscurare i siti non autorizzati**. Se si rifiutassero sarebbero considerati di fatto **complici e passibili di sanzioni**, da un **minimo di 30 mila euro a un massimo di 180 mila** per ogni tipo di rilievo contestato.
La lista dei siti illegali è lunga (circa 500 secondo l’ultimo censimento) e **cambia di continuo**, anche se quelli importanti sono solo una decina e alcuni di questi gruppi sono economicamente molto forti, con fatturati dell’ordine di **miliardi di euro**, e proprio il loro numero dovrebbe fare tremare, visto che in una tale mole di siti silenziosamente spenti potrebbe facilmente **annidarsi l’errore** di valutazione o un **sito innocente**.
> Se siete interessati a vedere se il vostro sito di scommesse preferito compare nella lista potete trovare tutti i nomi di dominio interessati dal procedimento in [questo documento](http://www.aams.it/site.php?page=20060213093814964&op=download) (pdf).
Ancora più inquietante come, alle **polemiche suscitate dalla censura dei siti stranieri**, i Monopoli ribattano con una dichiarazione della Direzione Generale secondo cui, tra le altre cose, il provvedimento
>”non è oscurantista in quanto tende a non rendere accessibili i siti di quegli operatori che hanno deciso scientemente di oscurare loro sì! il sistema delle regole che ogni Paese democratico si dà e deve darsi per salvaguardare i consumatori, l’**ordine pubblico** ed il sistema competitivo
Sono sicuro che anche il Governo Cinese potrebbe fare le stesse dichiarazioni: non siamo noi che vogliamo oscurare, è Google che da informazioni contro alla nostra legge (repressiva). Noi censuriamo per l’**ordine pubblico**…
Ancora una volta mi chiedo, come si sono chiesti molti altri lettori del Blog, se non sia arrivata **l’ora di muoversi** per fare si che per lo meno la sparizione degli IP dopo il filtro generi al posto del “no route to host” per lo meno l’accesso ad una pagina **che mostri a chiare lettere numero di procedimento ed ente che ha disposto il sequestro, oltre al capo di imputazione**.
Se qualche avvocato o appartenente a schieramento politico legge questo messaggio è pregato di contattarmi per stendere una formale petizione.
Nel frattempo vi invito a **mandare una mail all’indirizzo di Censura-ML** per essere iscritti **alla lista di discussione sulla problematica**.
**Navigatori liberi, uniamoci**!
P.S. Visto **l’evolversi ed il complicarsi** della vicenda ho aperto una **categoria apposita** del blog: “[Liberà Digitale](http://www.lastknight.com/category/liberta-digitale/)”. Se desiderate **essere aggiornati** vi ricordo che da qualche giorno è attiva la possibilità di registrarsi . Inoltre è attivo l’indirizzo [censura@matteoflora.com](mailto:censura@matteoflora.com) per partecipare alla discussione sulla problematica della censura online.
Se desiderate invece **linkare all’immagine** della categoria questo è il codice html: