La nuova pirateria? Parte dai libri…

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È stato interessante nella mia vita professionale assistere alla evoluzione del fenomeno della pirateria digitale: impegni lavorativi a parte, mi é stato possibile rilevare come l’adozione di massa (e quindi la presenza di un “mercato” con ampia offerta) della pirateria fosse legata principalmente a tre fattori determinanti:

1. La presenza di banda sufficientemente larga per rendere il processo di scaricamento attuabile in un tempo “accettabile per il consumatore”;
2. La diffusione di tecnologie sufficientemente economiche per usufruire dei contenuti;
3. La conoscenza dei meccanismi di base e dei “tecnicismi” per lo scaricamento e l’usufruizione dei contenuti.

Nella realtà l’ordine dovrebbe essere un filo differente: la conoscenza delle tecnologie si ottiene quasi sempre nella massa quando esiste l’offerta di metodi per l’usufruizione dei contenuti (se il dispositivo c’é e costa poco ed é diffuso imparano tutti ad usarlo), mentre la larghezza della banda viene come necessità successiva,  una volta imparati metodi e tecnologie,  per usufruirne in maggiore quantità e/o minore tempo. 
 
Un quest’ottica la limitata disponibilità (economicamente e come distribuzione) degli e-reader ha sinora comportato una incidenza piuttosto esigua,  per lo meno in Italia, dei fenomeni di pirateria digitale delle opere letterarie. Ma qualcosa mi dice che i tempi stanno cambiando… 
 
Lungi dall’essere una prova esaustiva, oggi in spiaggia mi sono trovato di fronte ad una interessantissima conversazione: una decina di persone in una demografica di riferimento non particolarmente legata (per lo meno nell’immaginario collettivo) alle pratiche di pirateria digitale, in una fascia di età compresa tra 55 e 65 anni, una serie di possessori di Kindle utilizzati come decide di scrittura da spiaggia parlavano di siti internet in cui scaricare opere letterarie pirata recenti in italiano (i bestseller del momento) ed un signore arrivava a spiegare che esiste modo,  con ampi dettagli, di “sproteggere” gli acquisti fatti sul Kindle Store e di dare lo stesso libro a più persone gratuitamente. 
La descrizione é terminata con la solenne promessa di ritrovarsi la mattina successiva con il computer e scambiarsi qualche centinaio di titoli “magari anche su chiavetta che li carico a casa e li do anche alla Carla”. 

Interessante quindi notare cone al di là delle diatribe tra Autori ed Editori contrapposte ad Amazon, la posta in gioco dell’editoria digitale sia ben più ampia e sono convinto che gli editori non mi l’abbiano ancora compresa: oltre alla battaglia dei prezzi dovrà partire la battaglia dei diritti e della tutela. E non sono davvero convinto che la battaglia dei prezzi con Amazon sia veramente, tra le due, quella focale. 

O, altrimenti, soccombere al modello di subscription.

Estote parati.

l'autore

Matteo Flora

Mi chiamo Matteo Flora, sono imprenditore seriale, docente universitario e keynote panelist e divulgatore. Mi occupo di cambiare i comportamenti delle persone usando i dati.
Puoi trovare informazioni su di me ed i miei contatti sul mio sito personale, compresi i link a tutti i social, mentre qui mi limito a raccogliere da oltre quattro lustri i miei pensieri sparsi.
Buona lettura.

di Matteo Flora

Matteo Flora

Mi chiamo Matteo Flora, sono imprenditore seriale, docente universitario e keynote panelist e divulgatore. Mi occupo di cambiare i comportamenti delle persone usando i dati.
Puoi trovare informazioni su di me ed i miei contatti sul mio sito personale, compresi i link a tutti i social, mentre qui mi limito a raccogliere da oltre quattro lustri i miei pensieri sparsi.
Buona lettura.