*The Fool riaggrega i dati relativi alle spese degli enti locali e ne
facilita la lettura e fruizione ai cittadini che potranno così conoscere
quale comune ha pagato di più per cancelleria, mense, professionisti,
consulenze e molto altro.*
Milano, 15 gennaio 2015 – Disponibile da oggi, con una anteprima sul
Corriere della Sera ed uno speciale di 2 pagine a firma Stella & Rizzo,
SOLDIPUBBLICI-RELOADED [http://soldipubblici.thefool.it](http://soldipubblici.thefool.it): il nuovo sito
sviluppato da The Fool – La Digital Reputation Company leader italiano
in strategie e strumenti per l’analisi, gestione e tutela della reputazione
e degli asset digitali online – per consentire, ai cittadini interessati
ad informarsi sulla spesa degli enti locali italiani, di comprendere in
modo chiaro e puntuale come la Pubblica Amministrazione impiega il denaro.
Come mostrato da Stella & Rizzo, i dati originari sono stati ripresi da
The Fool per fornire uno strumento che permetta agli utenti una migliore
fruizione e comprensione del dato originario tratto da
http://soldipubblici.gov.it, la benvenuta iniziativa governativa, lanciata
per *”promuovere e migliorare l’accesso e la comprensione dei cittadini sui
dati della spesa della Pubblica Amministrazione, in un’ottica di maggiore
trasparenza e partecipazione”*, parte del più ampio ed importantissimo
progetto relativo ai cosiddetti *Open data* varato dal Governo Italiano
nel 2011 col portale [http://dati.gov.it](http://dati.gov.it).
In modo migliorativo rispetto a quanto proposto dal sito del Governo, sul
portale http://soldipubblici.thefool.it gli utenti possono visualizzare in
un’unica comoda interfaccia tutte le voci di spesa di ogni singolo Comune
italiano, ordinate per importo totale nonché raffrontate tra di loro per
avere un’immediata percezione del peso di ogni capitolo di spesa
all’interno del bilancio comunale.
Il nuovo portale offre, inoltre, arricchimento dei dati e analisi non
presenti sul sito governativo come il “costo medio per abitante” delle
spese comunali, la classifica dei “top spender” tra i Comuni italiani, sia
in termini di totale di bilancio che di singola voce di costo, nonché la
classifica delle voci di spesa che – in aggregato – gravano maggiormente
sui bilanci della Pubblica Amministrazione locale.
Le tecnologie utilizzate sono tra quelle quotidianamente impiegate per i
prodotti e servizi della società e provengono dall’esperienza pluriennale
maturata da The Fool nella raccolta, analisi e gestione dei dati
provenienti da oltre 400 milioni di fonti digitali.
Per ulteriori informazioni e contatti [http://soldipubblici.thefool.it/info](http://soldipubblici.thefool.it).
Un ulteriore interessante criterio di orinamento sarebbe, accanto al valore di spesa assoluto e pro/capite, il valore di spesa come frazione delle entrate, al netto di eventuale indebitamento: magari un comune spende tanto in valore assoluto e/o pro-capite, ma può permetterselo perchè i suoi cittadini pagano più tasse; al contrario magari un comune spende nella media, ma anche quello non potrebbe permetterselo.
(Non ho in effetti idea se le entrate comunali provenienti dal governo centrale abbiano una qualche proporzionalità e con cosa: la popolazione?)
Splendido lavoro.
Sarebbe opportuno avere in visione le Entrate divisi per es. in:
. entrate comunali (cittadini)
. entrate provenienti (governo)
. entrate – altre (specificate)