Come forse sapete se mi seguite sui Social sto facendo i colloqui per lo Stage come mio/a Assistente…
NDR: da qui in poi tutti i pronomi dei candidati saranno utilizzati al maschile anche se la composizione è circa 50/50, per semplice equilibrio mentale mio…
La posizione è abbastanza chiaramente definita in modo “informale” sulla mia bacheca ed in modo più “strutturato” nell’annuncio a cui rispondere.
Di base si tratta di Assistenza a me nelle funzioni di Personal Branding e di creazione dei contenuti per le varie manifestazioni… Si tratta di uno Stage, quindi non cerco persone con pregresse capacità in questo campo, su Milano con un rimborso Stage di circa 800 euro al mese, in linea con le Best Practice di molti gruppi che analizzano queste offerte.
Ho visto, con mio grandissimo sconforto, una serie di errori strategici importantissimi che hanno sprecato le occasioni dei canditati, il loro tempo ed anche il mio, per cui ho deciso di andare a scrivere una breve “guida” agli errori comuni che aggiornerò nel corso dei prossimi colloqui, sperando che sia utile per chi si sta approcciando al magico mondo della spedizione dei CV...
Come seleziono i CV
Dei 100 candidati ne ho salvati una quindicina, per competenze, lettera di presentazione, percorso di studi (non necessariamente in quest’ordine), attitudine.
Siccome spesso vedo persone che non hanno idea di come viene valutato un CV posso raccontare come l’ho valutato io.
Innanzitutto calcolate che quando devi leggere 100 cv per una posizione probabilmente dedichi a ciascuno di essi non più di 3 minuti. In 3 minuti riesco a vedere le prime cose e a scorrere i vari punti, approfondendo quelli che ritengo più interessanti. Più salvi il mio tempo organizzando le informazioni e più chance avrai che io legga le cose che ritieni importanti.
Non solo: se ad un certo punto vedo delle bestialità (di più sull’argomento qui di seguito) smetto di leggere il CV e vado al prossimo.
No, non mi sento in colpa per non aver letto tutto dopo la bestialità, per non aver comunque convocato la persona, per non aver dato “una possibilità”: ho un tempo contingentato e la pre-selezione serve proprio a questo.
E’ fattualmente impossibile fare 100 colloqui da un’ora per una posizione di Stage. #Stacce.
Come cestino i CV
Ho letto le differenti competenze nell’ordine che la persona me le presentava: se raccontava per primo il percorso di studi ho desunto che la ritenesse la cosa più importante, se parlava delle esperienze lavorative idem…
TAKEOUT 1: Metti per “prime” nella lettera di presentazione o nel CV le esperienze che vuoi che legga per prime e a cui vuoi che dia più peso.
Ho dato, come sempre faccio, tantissimo peso alle esperienze professionali, anche umili: ritengo infatti che impegnarsi da Hostess, barista, o da camerieri o nel ricevimento persone o anche solo nella vendita di prodotti (anche solo d’estate) sia una esperienza che denota voglia di indipendenza e che ci si è messi in gioco direttamente con la clientela, sempre un ottimo punto di partenza.
TAKEOUT 2: i “lavoretti” sono utili nel CV se mi spieghi cosa hai guadagnato da quella esperienza, perché mi fanno vedere che hai deciso di metterti in gioco. Non sono necessari e capisco benissimo chi si è concentrato sul solo studio, ma se ne hai fatte usale!
Ho anche guardato con attenzione le esperienze che venivano fornite di scrittura e di gestione di account social o Magazine Online: è una parte importante del lavoro che si andrà a fare e quindi se di una azienda si diceva di aver gestito i canali sono andato a spulciarli, se diceva di aver scritto in un sito ho guardato qualche articolo. Se si è pubblicata una tesi o un testo ho cercato online di capire se era disponibile per dare uno sguardo.
Se era esplicitamente dichiarato che la persona, magari da micro-influencer, gestiva un account sono andato a guardare come, con che posizionamento e le competenze tecniche che quella visione denotava.
TAKEOUT 3: Non ti “cercherò sui Social”, ma se mi citi tuoi account e/o account di aziende che hai gestito calcola che andrò a spulciare i link che tu mi dai. E se i profili sono orribili ti giudicherò per questo.
Se mi dici di aver collaborato a portali andrò a leggere quello che hai scritto…
Inoltre ho dato, come spesso faccio, anche tantissima importanza ai dati extracurricolari che sono stati forniti, dall’attivismo al supporto volontario per varie associazioni: non è detto che le competenze si acquistino SOLO in ambito lavorativo e l’ambito di associazionismo è secondo me una palestra perfetta per prepararsi nelle stesse competenze delle piattaforme professionali.
TAKEOUT 4: le Associazioni non sono “perdita di tempo”. Mi dicono in cosa credi e di cosa ti preoccupi, danno una visione etica di te e valuto attentamente cosa hai fatto anche in quel contesto.
Ecco, una Cover Letter è una cosa molto carina da mandare, ma è un’arma a doppio taglio se non la indirizzi correttamente: almeno 3 persone sono state scartate perché nella Cover Letter c’era il nome di un’altra società o di un’altra persona. Non posso pretendere da te la competenza (ancora, è uno Stage), pretendo da te la precisione e il “metterci la testa” in quello che fai.
Avrò un tempo limitato per leggere: non scrivermi la cover letter come una biografia sincronica, ma mettimi le cose importanti PRIMA!
TAKEOUT 5: La cover letter intestata all’azienda e non generalista (Gentile The Fool, non Gentile Azienda). E anche qui stai attento a non sbagliare il nome del destinatario e a mettere le cose importanti PRIMA.
Medesimo discorso si applica al Ruolo per cui fai un colloquio: se la posizione per cui ti candidi è Stage Personal Branding e mi scrivi che sei felice di rispondere all’annuncio per Social Media Manager significa, alternativamente, che o non hai letto l’annuncio o comunque il lavoro per cui ti presenti non è quello che vorresti fare. O entrambi.
E perché mai dovrei io scegliere te?
TAKEOUT 6: La cover letter deve, se cita una posizione, avere la stessa posizione per cui ti sei candidato/a.
Premesso che cerco nella prima fase della selezione di non guardare le fotografie dei candidati, una fotografia è molto utile per il processo (anche solamente per distinguere i candidati e ricordarseli quando se ne vedono una dozzina associando un volto). Non c’è dubbio che vedere un bel viso sia piacevole, ma non è una buona idea mandare immagini provocanti di nudo, vedo/non vedo, figura intera in costume se si manda un CV professionale da Personal Assistant. Davvero. E sì, ne ho ricevute una decina.
La bella presenza è fondamentale come Hostess, probabilmente, ma non da credibilità per una risorsa professionale e, invece, lascia la spiacevole sensazione che nella migliore ipotesi quella sia la dote più grande. Nella peggiore….
TAKEOUT 7: Fotografia del viso, in atteggiamento professionale, senza nudità. Il resto solo se si concorre ad una sfilata di moda.
Non ho alcun problema a leggere un CV mandato solo in lingua inglese: la uso professionalmente da anni e mi piace vedere che qualcuno si impegna nella stesura di un CV in lingua. Ma se mi mandi SOLO il CV in Inglese per cortesia fai in modo che non contenga bestialità di ortografia o che sia scritto in un inglese da terza elementare. 5/6 CV scartati a priori per questo motivo.
TAKEOUT 8: Fai rileggere da qualcuno di madrelingua il tuo CV se lo mandi solo in Inglese. E sì, mi accorgo delle bestialità e ti scarto.
Stessa cosa, se non peggio, per le bestialità in lingua italiana. Viviamo in Italia, gestirai buona parte delle mie mail e scriverai al posto mio alle persone e no, non voglio che tu scriva bestialità grammaticali, ortografiche o inglese alla cazzo di cane scrivendo con il mio nome e cognome.
La capacità lessicale delle scuole superiori è data per scontata, soprassiedo sugli accenti, ma alla prima cazzata ortografica il tuo CV finisce nel cestino.
TAKEOUT 9: La grammatica e l’ortografia corretta della lingua italiana sono necessarie. Punto. Non ci sono deroghe.
Tra gli scartati:
* Quelli che mandano una Cover Letter indirizzata ad UN’ALTRA SOCIETÀ (no, non scherzo)…* Quelli che mandano una Cover Letter per una posizione differente (no, non scherzo)…
Iniziamo bene:
Candidato 1: convinto di essere qui per fare uno stage come Analista della Reputazione (c’è, ma è un’altra posizione) e non aveva nemmeno LETTO la descrizione dello Stage a cui aveva risposto…
Colloqui andati a male
Finita la parte di selezione del CV iniziano i colloqui e anche qui alcune cose vanno un po’ capite prima di presentarsi e durante la presentazione.
Probabilmente avrò visto N persone durante il giorno e ci vuole forse un po’ troppo poco per fare la cattiva impressione che pregiudica tutto. Lo so, non è giusto, ma forse è meglio sapere come funzionano davvero le cose.
Partiamo dalle basi: l’igiene personale è un must. Se hai un cattivo odore e/o un cattivo alito e/o evidenti problemi con la pulizia del vestiario o dei capelli probabilmente non attirerai la mia attenzione, anche e soprattutto per un ruolo che ti vedrà a contatto diretto con me. Oltretutto sono geneticamente predisposto a sentire in modo molto acuto taluni odori…
Davvero, speravo di non doverlo scrivere, #einvece…
TAKEOUT 10: Arriva al colloquio lavato, con un po’ di deodorante, mangia una mentina… Sì, sono serio.
Sono un uomo, etero e quindi tipicamente un porco nella accezione comune. Ovviamente amo vedere un bel corpo come tutti. Ciò nonostante la nudità esplicita, la magliettina trasparente senza nulla sotto, il perizoma e minigonna trasparente e/o la minigonna inguinale possono funzionare benissimo con me in altri contesti, ma non mentre seleziono la persona che porterò con me come assistente. Davvero. No.
TAKEOUT 11a: L’abbigliamento da serata sado-maso e/o da professionisti del sesso non è adeguato ad un colloquio. E no, non “vincerà” qualche punto. Anche qui: speravo di non doverlo scrivere…
Medesima concezione per quello che è esagerato da ambedue gli schieramenti: arrivare inanellate con rubini grossi come pulcini e la Kelly o arrivare con la maglia di 5 giorni prima e i pantaloncini corti non è la migliore delle mostre che potete sfoggiare. Devo dimenticarmi dei vostri vestiti, e non portare attenzione a questi. Devo parlare di voi, non ricordarmi gli eccessi.
Durante la giornata chi è in The Fool sa che il dress code praticamente non esiste, ma nella giornata del colloquio dice tanto di ciascuno di noi. Se sei un creativo e vuoi mostrarti tale ok, se sei una facoltosa ereditiera e ci tieni è OK, ma se proprio modificherà la mia opinione è più facile che la modifichi in peggio che in meglio.
TAKEOUT 11b: Vestiti in modo che non riesca a ricordarmi come eri vestito.
Se sei venuto a fare un colloquio questo è legato ad una particolare posizione aziendale che mi aspetto che tu conosca. Se vieni a fare da assistente a me mi aspetto tu sappia chi sia, se vieni per il ruolo X mi aspetto tu lo sappia. Se ti chiedo “dimmi cosa sai di me e della azienda” e fai scena muta non sei la persona che cerco. Se ti chiedo “perché sei qui” e mi citi una posizione differente da quella dell’annuncio anche…
TAKEOUT 12: Prova a rileggere prima di entrare il testo dell’annuncio e di essere sul pezzo su chi incontrerai e cosa fa l’azienda. E cosa si presuppone che tu possa fare…
Questo quanto, per ora, ma nella prossima settimana aggiungerò nuove entusiasmanti avventure…
To be continued…